Da ANSAmed del 19 maggio 2023
Gli Emirati Arabi e la Tunisia hanno firmato un accordo per restaurare la casa di Tunisi del noto filosofo arabo del XIV secolo, Ibn Khaldun: sarà, infatti, trasformata in un museo al fine di preservare la sua opera nella storia.
L’accordo è stato firmato dal presidente del consiglio di amministrazione dello Sheikh Zayed Grand Mosque Centre, Abdulrahman Al Owais e dalla ministra della Cultura di Tunisi, Hayet Ketat Guermazi.
La ministra ha parlato di “una prima partnership con il Centro degli Emirati Arabi Uniti per il restauro della casa di Ibn Khaldun che sarà trasformata in un museo”. Da parte sua, Al Owais ha affermato che questa nuova partnership “fa parte di altre iniziative del Centro per preservare il patrimonio tangibile e immateriale dell’umanità nella regione araba”. Il Centro ha stretto questa nuova partnership con la parte tunisina basata sul “simbolo di questo monumento della storia araba islamica, in cui è nato e cresciuto il grande studioso”, ha affermato il funzionario degli Emirati sottlineando l’importanza di Ibn Khaldun, “uno degli studiosi arabi che rappresentano l’orgoglio della civiltà islamica”. Ibn Khaldun è stato un filosofo, storico, economista e sociologo nato a Tunisi durante il periodo degli Hafsidi.
Discendente di una numerosa famiglia andalusa, visse in Egitto per quasi 25 anni, dove morì all’età di 74 anni.
La sua casa si trova nella la rue de Torbet El Bey, non lontano dalla Moschea Zitouna, nel cuore della Medina di Tunisi, classificata patrimonio Unesco. L’edificio, ancora ben conservato, si compone di un piano terra e di un piano superiore che si sviluppano attorno ad un cortile aperto. Le sue pareti sono ricoperte di quadri e porcellane, motivi decorativi che erano, all’epoca, appannaggio delle classi agiate. Il ministero tunisino della Cultura vuole trasformare la casa in un museo culturale e storico che includa le sue opere. Nel 2019 fu firmato a Tunisi un accordo per il restauro e la conservazione della sua casa tra l’Istituto Nazionale del Patrimonio e l’Organizzazione Islamica per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Isesco). Il ministero ha annunciato che “i lavori di restauro saranno realizzati con una donazione di 700.000 dollari da parte dell’Isesco”.
Discendente di una numerosa famiglia andalusa, visse in Egitto per quasi 25 anni, dove morì all’età di 74 anni.
La sua casa si trova nella la rue de Torbet El Bey, non lontano dalla Moschea Zitouna, nel cuore della Medina di Tunisi, classificata patrimonio Unesco. L’edificio, ancora ben conservato, si compone di un piano terra e di un piano superiore che si sviluppano attorno ad un cortile aperto. Le sue pareti sono ricoperte di quadri e porcellane, motivi decorativi che erano, all’epoca, appannaggio delle classi agiate. Il ministero tunisino della Cultura vuole trasformare la casa in un museo culturale e storico che includa le sue opere. Nel 2019 fu firmato a Tunisi un accordo per il restauro e la conservazione della sua casa tra l’Istituto Nazionale del Patrimonio e l’Organizzazione Islamica per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Isesco). Il ministero ha annunciato che “i lavori di restauro saranno realizzati con una donazione di 700.000 dollari da parte dell’Isesco”.