Da ANSAmed del 17 marzo 2018
Dal 21 al 24 marzo si terrà il 39/mo Festival internazionale dei Ksour di Tataouine, evento dedicato a mettere in risalto le bellezze e le tradizioni di questa regione del sud della Tunisia, che rappresenta un vero e proprio avamposto del deserto del Sahara.
Gli Ksour sono i “castelli del deserto”, antichi villaggi fortificati che caratterizzano la zona del Maghreb, un tempo punto di ritrovo per i seminomadi della regione. Sono generalmente composti da abitazioni e granai scavati nelle sommità delle colline rocciose o vicino alle oasi o nei pressi dei corsi d’acqua per garantire protezione dagli attacchi delle tribù nomadi e floride coltivazioni. Al centro di questi villaggi, in cima alla collina, solitamente sorge lo “Ksar”, uno stupefacente granaio fortificato dove veniva stoccato il cibo in previsione dei periodi di siccità.
Le strutture più antiche risalgono al XII secolo e alcune sono tuttora utilizzate. Questi luoghi sono importanti per la civiltà e la storia del sud della Tunisia. Sono costruzioni che vanno da 1 a 6 piani e sono costituiti da blocchi sovrapposti chiamati ghorfas. Attraverso questi edifici “urbani” si può scoprire molto dei costumi e della turbolenta storia di quella civiltà che seppe conservare attraverso i secoli le sue tradizioni e i suoi canti gioiosi.
Il Festival degli Ksour Sahariani è un momento durante il quale vengono organizzate ricostruzioni di vita beduina e berbera nel centro storico di Tataouine. Durante le quattro giornate del Festival si ha la possibilità di assistere a sfilate tradizionali, corse di cammelli, arte e mostre di artigianato berbero, visite guidate ed escursioni ai villaggi e infine le popolari serate gastronomiche.
Oggi è anche possibile soggiornare in qualche Ksour, ad esempio nei villaggi trogloditi di Chenini e Douriet arroccati sulla montagna, dove si può sperimentare la durezza dei modi di vivere di queste regioni aride ma al contempo provare un meraviglioso sentimento di libertà e di ricongiungimento con la natura.
Tataouine rimane una delle città più pittoresche della Tunisia meridionale, dove il passato coloniale si fonde con i paesaggi montuosi. La singolarità di questo luogo che ha saputo resistere alla modernizzazione ha notevolmente ispirato George Lucas, regista di “Guerre Stellari”. Presso Tataouine infatti George Lucas ha girato molte scene della sua saga di Star Wars, in particolare quelle ambientate sul pianeta natale di Luke Skywalker, Tatooine, che prende il nome appunto dall’antico villaggio berbero di Tataouine.