Da Il Giorno del 17 agosto 2017
Festivaletteratura è un appuntamento all’insegna del divertimento culturale, una cinque giorni di incontri, laboratori, percorsi tematici, concerti e spettacoli con narratori e poeti di fama internazionale, saggisti, artisti e scienziati provenienti da tutto il mondo, secondo un’accezione ampia e curiosa della letteratura. Si tiene ogni anno a Mantova, dal 1997, sul finire dell’estate. La XXI edizione avrà luogo dal 6 al 10 settembre 2017.
Tra gli ospiti internazionali di maggiore richiamo vanno ricordati: Chimamanda Ngozi Adichie, scrittrice nigeriana divenuta punto di riferimento per la lotta contro il razzismo e per i diritti delle donne, lo statunitense George Saunders, la giallista Elizabeth George, il cinese Yu Hua, più volte candidato al Nobel e apprezzata firma del New Yorker, la scrittrice inglese per ragazzi Frances Hardinge, oltre ai ritorni di Arturo Pérez-Reverte, Richard Mason ed Elizabeth Strout, nomi che rappresentano solo alcuni dei punti verso i quali orientare la propria navigazione nel mare di Festivaletteratura 2017. Ma anche il libico Hisham Matar, premio Pulitzer 2017 per l’autobiografia; Kim Thúy, scrittrice naturalizzata canadese fuggita dal Vietnam nella stagione dei boat people; Madeleine Thien, figlia di esuli cambogiani; Tash Aw, giovane autore britannico di origini malesi.
Le guerre di oggi e di ieri fanno da sfondo alle narrazioni di molti scrittori, come il pluripremiato autore angolano Josè Eduardo Agualusa, l’indonesiano Eka Kurniawan e il poeta ed esule siriano Faraj Bayrakdar. Poi, Harry Parker e lo statunitense Brian Turner, reduci rispettivamente delle campagne in Afghanistan e in Iraq. Joby Warrick, giornalista del Washington Post e due volte premio Pulitzer, ripercorrerà la vicenda dell’ISIS, il politologo Olivier Roy cercherà di individuare i legami tra istanze sociali insoddisfatte delle seconde e terze generazioni di migranti e islamismo radicale, Fethi Benslama tenterà una lettura psicoanalitica della disposizione al sacrificio che anima decine di giovani musulmani, lo scrittore tunisino Shukri al-Mabkhout tornerà sulle speranze tradite della stagione delle primavere arabe. Il Festival sarà anche l’occasione per rileggere alcuni dei libri che hanno scatenato rivolte e sommovimenti sociali: Alessandro Portelli (La capanna dello zio Tom di Harriet Beecher Stowe), Marcello Flores (I diritti dell’uomo di Thomas Paine) e Gian Enrico Rusconi (Mein Kampf di Adolf Hitler).
Si riconferma la voce delle donne, rappresentate da Chimamanda Ngozi Adichie, Naomi Alderman, Yaa Gyasi, e ancora, passando al programma ragazzi, Jennifer Niven e Nina LaCour, Francesca Cavallo ed Elena Favilli, la cui galleria di rebel girls è divenuta un caso editoriale internazionale. Inoltre, in occasione della riedizione di Autobiografia di tutti, Laura Lepetit, Giulia Niccolai, Barbara Lanati e Anna Nogara ricorderanno la grande figura intellettuale figura di Gertrude Stein. E ancora alle donne sarà dedicata la serie dei Processi: Federica Ambrosini, Danilo Craveia, Diego De Silva, Michele Di Sivo, Andrea Molesini, Elisabetta Mori e Manola Ida Venzori vestiranno i ruoli di procuratori e avvocati difensori di casi passati di grande clamore, che hanno visto le donne salire sul banco degli imputati, restituendo al pubblico le storie di un’identità femminile messa costantemente sotto processo.
Spazio riservato anche agli appassionati di giallo: Elizabeth George, affiancata da Patrick Manoukian (autore, con lo pseudonimo di Ian Manook, delle indagini del commissario Yeruldelgger) e, tra gli italiani, Loriano Macchiavelli e Carlo Lucarelli, Mirko Zilahy, Marcello Fois e Maurizio De Giovanni.
Il progetto del Vocabolario Europeo, arriva finalmente a compimento. Curato da Giuseppe Antonelli e Matteo Motolese, il volume sarà distribuito gratuitamente durante i giorni del Festival. Per accompagnare la pubblicazione del Vocabolario europeo, un nuovo e partecipato vocabolario adottivo verrà compilato grazie ai contributi spontanei del pubblico, per mostrare come parole, memorie e storie europee appartengano ormai all’esperienza comune di ognuno di noi. Nel programma del Festival, oltre agli incontri dedicati agli ultimi lemmi portati da Fernando Aramburu, Velibor Čolić, Nicola Gardini, Laurent Gaudé, Mercedes Lauenstein, Lars Mytting e Olja Savičević, si terrà un momento conclusivo di discussione su parole d’autore e parole adottive che vedrà coinvolti – oltre ad Antonelli e Motolese – Diego Marani ed altri autori.
Il Festival pensa anche a bambini e ragazzi, che quest’annoavranno una casa tutta loro al Festival: la Casa del Mantegna si trasformerà infatti in uno spazio-museo-laboratorio a più piani, vero e proprio condominio creativo. Tra gli autori che ne popoleranno le stanze ci saranno: lo scrittore catalano Jordi Sierra i Fabra, promotore di una fondazione a sostegno degli Under 18 che desiderano mettersi alla prova con la scrittura, la statunitense Nina LaCour, tra le più acclamate autrici internazionali di romanzi per young adults, Marianne Barcilon e Magali Bonniol, amatissime dai piccoli grazie alle loro storie di bambini e animali, i fiamminghi Bart Moeyaert, Stefan Boonen e Melvin, e il nostro Bruno Tognolini.